La domanda che spesso ci viene posta dai nostri clienti, in questo periodo, è: “Come posso conservare al meglio le patate? come posso evitare la germinazione?”
Iniziamo con il dire che ogni tipo di patata e, perciò, anche la patata del Montello è un prodotto “vivo”, quindi non è possibile evitare totalmente la germinazione, soprattutto quando la temperatura esterna inizia a salire e la primavera si avvicina.
In ogni caso, ci sono delle tecniche naturali che si possono adottare per ritardare la germinazione delle patate e conservare al meglio le patate.
– Tenere le patate in un luogo fresco, arieggiato ma non umido;
– Coprire i tuberi con un panno, in modo che non siano esposte alla luce;
– METTERE 2 o 3 MELE assieme alle patate;
– Controllare regolarmente le patate e togliere eventuali germogli appena cresciuti.
Approfondiamo le nostre indicazioni:
* La presenza di umidità nel luogo in cui conserviamo le patate, favorisce la germinazione e/o il processo di marcescenza del tubero; è quindi importante riporle in luoghi asciutti, ben arieggiati e freschi (es. cantine e ripostigli).
* E’ utile anche tenere le patate al buio poiché, il contatto con la luce solare, fa diventare verdi le nostre patate a causa dello sviluppo della solanina che è una sostanza tossica (in questo caso vi consigliamo di non mangiare le patate verdi).
* Riponiamo delle mele assieme alle patate: le mele sviluppano etilene, un gas naturale, incolore e inodore che inibisce la crescita dei germogli delle patate quindi, mettere 2 o 3 mele in una cassettina o un sacchettino areato assieme alle nostre patate del Montello può essere molto utile.
* Infine, dopo aver seguito tutti i nostri consigli, ricordate di controllare regolarmente le patate in modo da eliminare prontamente i germogli che, nonostante tutto, possono essersi formati…
Ricordate: le nostre patate del Montello sono prodotti vivi!
Infine, abbiate un sano dubbio se le vostre patate non germogliano: esistono in commercio prodotti chimici che, cosparsi nei tuberi, riducono drasticamente la germinazione.
Noi, lavorando in modo naturale e biologico, non approfondiremo questa ipotesi che non appartiene al nostro modus operandi e, proprio per questo, vi consigliamo sempre di mangiare le nostre patate del Montello anche con la buccia.
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Patate del Montello
CENNI STORICI
All’inizio del 1800, le truppe di Napoleone introdussero nel nostro territorio la patata, e più precisamente, la patata trovò maggiore diffusione attorno al 1890 nei comuni di Volpago del Montello, Giavera del Montello, Montebelluna, Crocetta del Montello e Nervesa della Battaglia (i 5 comuni che si divido il territorio del Montello).
Inizialmente, le patate venivano usate prettamente per l’alimentazione degli animali, solo successivamente si è iniziato ad apprezzarle come alimento umano.
PROPRIETA’ ORGANOLETTICHE DELLE PATATE DEL MONTELLO
Il successo di cui stanno godendo le patate del Montello è dovuto principalmente alla natura del terreno, di colore rosso, ricco di ferro, argilloso per cui trattiene a lungo l’umidità e accompagna in modo ideale la maturazione dei tuberi.
Analisi recenti hanno inoltre indicato nella Patata del Montello un consistente valore di antiossidanti.
Le patate sono ricostituenti e nutrienti; abbassano la pressione arteriosa: grazie al potassio contenuto nelle patate; sono diuretiche e depurative; utili per il sistema nervoso; svolgono un’azione di prevenzione antitumorale poichè nella buccia delle patate è presenta l’acido clorogenico, una sostanza antiossidante ad azione antitumorale; utili in caso di diarrea, sono remineralizzanti, altra proprietà utile in questi casi; conciliano il sonno; sono lenitive per lo stomaco; utili per le scottature della pelle.
LE VARIETA’ COLTIVATE
Bintje – medio tardiva, a pasta gialla, dalla forma molto irregolare, ottima per ogni uso alimentare);
Liseta – precoce, a pasta gialla, forma irregolare, adatta a tutti gli usi. è consigliato consumarla prima dell’inverno;
Monalisa – medio precoce, a pasta gialla, adatta a tutti gli usi;
Dèsirèe – tardiva, a pasta gialla con buccia rossiccia, molto compatta, ottima da fritto e da fetta. Si conserva benissimo per tutto l’arco dell’inverno;
Kennebec – tardiva, a pasta bianca, con tuberi di grossa pezzatura, ottima per gnocchi e per purè;
Cornetta del Montello – medio-precoce, a pasta gialla, dalla forma irregolare, di piccola pezzatura, ottima al forno;
Luciana – medio precoce, a pasta gialla intenso, adatta a tutti gli usi.